Una fede nutrita di Eucaristia
«Io sono il pane vivo disceso dal cielo» è la rivelazione stupefacente che Cristo offre alla Chiesa e al mondo. Contemporaneamente ci dice che chi si nutre di lui vivrà per sempre. I “segni” che indicano la presenza di Dio accanto al popolo d’Israele in cammino nel deserto sono due: il pane venuto dal cielo e l’acqua scaturita dalla roccia. Nella liturgia odierna questi stessi “segni” vengono dati da Dio al suo profeta (I Lettura). Rifocillato da questo nutrimento, Elia riprende il suo cammino, superando il momentaneo avvilimento, e giunge alla montagna di Dio. L’amore totalmente gratuito di Dio, che si è preso cura di noi fin dal giorno in cui siamo diventati suoi figli con il Battesimo, ci obbliga a bandire dalla nostra vita tutto ciò che può violare la carità, come l’ira, l’odio, l’egoismo, la sopraffazione (II Lettura). Cristo stesso ci ha indicato la via: come lui si è donato per il nostro riscatto, così anche noi ci dobbiamo rendere disponibili al prossimo per aiutarlo a riscattarsi dalle tante ingiustizie. Di fronte a un uditorio incredulo e ostile, Gesù afferma di essere “il pane della vita” (Vangelo). E insiste per convincerci a mangiare questo pane di vita eterna.