Parola dura o parola di vita?
Il discorso di Gesù sul “pane della vita” è, per alcuni, duro da ascoltare, per altri, come Pietro, è invece parola di vita eterna (Vangelo). La parola dura di Gesù rivela la durezza dei cuori che non sanno ascoltare. Probabilmente anche Pietro non riesce a comprendere del tutto il discorso di Gesù, c’è però in lui un vincolo di amore che lo lega al suo Signore, conducendolo ad affidarsi anche a parole di cui non afferra pienamente il significato. Per lui, più che ciò che Gesù dice, vale ciò che Gesù è. Più volte nel suo discorso Gesù ha dichiarato «Io sono», Pietro adesso gli dice «tu sei». Pietro si fida di chi è Gesù e questo atteggiamento gli consente di fidarsi della sua parola, anche quando suona dura ai suoi orecchi. È lo stesso atteggiamento con il quale Israele risponde a Giosuè in Sichem (I Lettura), confermando di non volere abbandonare il Signore, poiché è capace di ricordare tutto ciò che Dio ha fatto per il suo popolo e soprattutto chi egli è stato. Ogni nostra decisione di rimanere fedeli, anche nel vincolo matrimoniale (II Lettura), non può avere altro fondamento che questa fiducia, la quale consente di affrontare con fedeltà anche tempi di prova e di crisi.