Gesù è la via, la verità è la vita
ll Vangelo di oggi ci porta nel cenacolo. La cena Pasquale è terminata e Giuda è uscito, nella notte. Gesù si intrattiene con i Vangelo oggi ci porta nel Cenacolo. La Cena pasquale è tersuoi perché ha da comunicare delle verità non ancora rivelate. È un colloquio non solo da Maestro a discepoli, ma da Amico ad amici, anzi da intimità familiare. Un velo di mestizia regna nel gruppo, perché Gesù ha detto che sta per andarsene. Egli li incoraggia a non essere turbati: non potrà mai abbandonarli, anche se sta per “andare al Padre”. Tommaso pone un’obiezione e Gesù si fa conoscere come l’unica via che porta alla verità e dona la vita. Poi, nel dolce e forte rimprovero a Filippo, afferma qualcosa di umanamente inaudito, da vertigini nella fede: «Chi ha visto me, ha visto il Padre». Dio e l’uomo sono uniti nella persona di Gesù. Egli è vero Dio e vero uomo! La nostra fede poggia su questo mistero. Gesù, «pietra viva» (II Lettura), ci ha scelti «quali pietre vive» per costruire «l’edificio spirituale» della sua Chiesa. Con il battesimo tutti siamo chiamati a esercitare un sacerdozio santo, «per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio» e proclamare le sue opere meravigliose, diffondendo la Parola (I Lettura) che conduce alla fede.
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