Una Chiamata personale
«Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». Così gli ascoltatori rea- giscono all’annuncio pasquale di Pietro. In questa giornata, dedicata alla preghiera per le vocazioni, è una domanda che dobbiamo fare nostra. La Pasqua e la vita nuova che ne scaturisce ci interpellano con il loro dono esigente: siamo chiamati a rispondere alla Parola di Dio con scelte concrete, che si lascino da essa nutrire e illuminare. Pietro ricorda che la vocazione fondamentale che tutti riceviamo è quella battesimale, che ci chiede però di corrispondere al dono ricevuto in forme concrete di discepolato, attraverso una continua conversione all’amore di Dio che ci precede e ci trasforma. Il pastore – dice Gesù nel Vangelo parlando di sé – chiama le sue pecore ciascuna per nome, e le conduce fuori, attraverso vie diverse, da quella matrimoniale a quella sacerdotale, da quella religiosa a quella laicale, tutte però accomunate dall’offrirci “vita in abbondanza”. Infatti, al di là delle singole scelte, ciò che a tutti viene donato è la qualità di una relazione piena con colui che, come scrive Pietro nella sua prima lettera, è il pastore e il custode delle nostre anime e dunque della nostra gioia.
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