“SIMILI” A CRISTO NELL’AMORE
Oggi la Chiesa ci invita a gioire, contemplando la schiera dei Santi che formano la Gerusalemme del cielo e della terra: tutti, non solo quelli canonizzati. È la moltitudine dei segnati con il «sigillo» del Dio vivente, l’umanità redenta, purificata «nel sangue dell’Agnello» (I Lettura). La liturgia ci lava gli occhi per farci vedere quello che «siamo realmente»: figli di Dio, «figli nel Figlio», partecipi della sua stessa vita. Ecco la santità, il dono scaturito dal «grande amore» che «ci ha dato il Padre» (II Lettura). Da questa sorgente gratuita attingiamo il segreto di quella gioia che sin d’ora ci rende «beati» e ci conforma a Cristo nel mistero pasquale. Il Vangelo ci mostra la via dell’amore che ci fa sempre più «simili a lui», imprimendo in noi giorno per giorno i tratti del suo volto. È il cammino in divenire tra ciò che siamo «fin d’ora» e «ciò che saremo», dove si gioca la nostra vita quotidiana, nella ricerca appassionata e “passionata” del volto di Dio (Salmo). È qui che l’amore ci trasforma, perché si manifesti in noi la vita nuova che sgorga dalle sorgenti del nostro Battesimo.