Chiediamo il dono della sapienza
Quante volte anche noi, come quel giovane del Vangelo, vorremmo che determinate parole Gesù non le avesse mai pronunciate, che non fossero fissate nella Scrittura… Quante volte preferiremmo che il Vangelo si limitasse a indicare alcuni comportamenti esteriori per essere perfetti ed entrare nel regno di Dio… No! Gesù quelle parole le ha dette, nel Vangelo noi le troviamo e, se vogliamo essere suoi discepoli, non possiamo annullarne una parte, nascondendoci dietro alle nostre rimostranze e ai nostri desiderata. A volte sì, la Parola di Dio è una “spada a doppio taglio” (II Lettura). Gesù, in realtà, non sta dicendo al giovane ricco quello che deve fare, gli sta proponendo una via di coscienza, uno stile di vita, un atteggiamento interiore di distacco da “mammona”, che non è solo ricchezza monetaria, ma tutto ciò che ci tiene legati ai compromessi del mondo e quindi alle sue logiche. Per non restare intrappolati dallo stupore avvilito, come successe a quel giovane, chiediamo al Signore il dono della sapienza; lì troveremo la nostra vera ricchezza e sapremo valutare nel giusto equilibrio tutte le situazioni umane, così da non restarne bloccati o sopraffatti.