Scelti e inviati per il Regno di Dio
Fin dall’inizio del suo ministero Gesù associa a sé alcuni discepoli perché condividano la sua missione di annuncio della buona notizia della salvezza che si sarebbe realizzata nel suo mistero pasquale di morte e risurrezione. Tuttavia, prima di inviarli e durante tutta l’esperienza di vita terrena con lui, Gesù anzitutto li tiene con sé, di modo che possano per prima cosa conoscerlo, amarlo, essere testimoni dei suoi miracoli ma anche delle controversie che l’annuncio del Vangelo inesorabilmente provoca. Coloro che Gesù scelse non erano persone perfette e ineccepibili, perché non avessero essi stessi, nella loro missione, la pretesa che gli altri lo fossero e si aprissero a una predicazione a volte di successo, a volte di insuccesso, all’accoglienza e al rifiuto. Soprattutto fossero in grado di accostarsi con verità e misericordia nei confronti delle persone, portando loro l’amore e la grazia del Signore. Gesù li precede con l’esempio e li richiama di tanto in tanto a sé perché sempre di più la loro testimonianza sia autentica e sincera.