Cristo Gesù, 'Regno' di verità e di grazia
Gesù nel Vangelo ci presenta un terreno fecondo quale luogo della rivelazione del Regno. Un piccolo seme può essere segno della pienezza del dono di Dio, in cui la potenza di salvezza è strettamente connessa alla sua umiltà. È nella piccolezza, infatti, che si sviluppa «la salvatrice potestà» del Signore che fa fiorire il giusto (Salmo responsoriale). Colui che è l’ “Immenso” nella sua natura divina si è fatto minuscolo nella natura di servo, corroborando la fede del battezzato che, pur vivendo nell’esilio, sa di «abitare presso il Signore» (II Lettura). Senza l’umiltà, il cristiano è sterile, la sua fede inoperosa; dalla sua superbia nascono discordie. Ma Dio umilia «l’albero alto» e innalza «l’albero basso» (I Lettura) e, nel suo Regno, produce insperati frutti. Egli, infatti, sempre risponde alle aspirazioni dell’uomo, ma infinitamente le supera. Il regno di Dio è Gesù stesso, il quale incrocia il cammino dei cercatori della verità: «Chiunque trova lui, ha la vita eterna» (Canto al Vangelo). Gesù è il Cristo, l’unico Salvatore, la sola speranza di quanti provano il dolore per la lontananza da Dio. La sua parola viva ed eterna risana i cuori, suscita gioia e pace.