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PARROCCHIA SS. ANGELI CUSTODI - Diocesi di Roma

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Pensare secondo Dio

I discepoli hanno compreso chi sia veramente Gesù: «il Cristo, il Figlio del Dio vivente». È ora necessario che il Maestro cominci «a spiegare ai suoi» una lezione molto difficile da comprendere (Vangelo): egli deve realizzare il piano di Dio, anzitutto con il compito doloroso e umiliante del “servo sofferente” fino a «venire ucciso e risorgere» come Messia glorioso. Pietro cerca di distoglierlo da questo piano e riceve un durissimo rimprovero, perché diventa “scandalo”, non pensando «secondo Dio, ma secondo gli uomini». Gesù presenta poi il suo “manifesto”, che va oltre ogni logica umana ed è impressionante per le sue esigenze radicali. Non fa promesse allettanti, non cerca applausi o facili consensi. Vuole invece discepoli forti, disposti a vincere sé stessi e a perdere anche la propria vita per causa sua. Il profeta Geremia, “sedotto” da Dio (I Lettura), sperimenta l’intima sofferenza a cui lo espone la parola di Jahvè. Vorrebbe desistere, ma «un fuoco ardente» lo consuma e lo costringe a continuare. L’apostolo Paolo (II Lettura) esorta anche noi, perché il nostro modo di pensare e di agire sia sempre secondo la volontà di Dio e non secondo il mondo.