
UNA PAROLA BUONA
l rapporto che c’è tra la parola e il cuore è simile a quello che intercorre tra il frutto e l’albero. Un frutto buono rivela la bontà dell’albero; così la parola, dice il Siracide, rivela i pensieri del cuore e la bocca esprime – secondo Luca – «ciò che dal cuore sovrabbonda ». Quali sono queste parole buone che manifestano la bontà del cuore? Gesù ne ricorda qualcuna. È la parola con la quale riconosciamo la trave che c’è nel nostro occhio e che non esitiamo a rimuovere attraverso cammini di conversione, che ci impediscano di diventare “ciechi che guidano altri ciechi”. La parola buona sa correggere con mitezza chi sbaglia, aiutandolo a rimuovere la pagliuzza che può esserci nel suo occhio, per rendere luminosa la sua vista, di modo che sia lui a guidarci sul cammino della vita. Parola buona è quella che sa infondere coraggio e speranza, ricordando a tutti, come fa san Paolo con i Corinzi, che i nostri sforzi non sono vani se fondati sulla vittoria pasquale di Gesù, che ha vinto per sempre il peccato e la morte. È questa speranza che ci rende saldi e irremovibili, come alberi ben piantati nel terreno, capaci di produrre come frutto parole di consolazione e fiducia.