
UNO SGUARDO DI FEDE
Quanto ci risulta difficile “amare i nostri nemici” e “fare del bene a quelli che ci odiano”! Sarà solo un ideale? Sono belle parole, e basta? Oggi però abbiamo l’esempio di Davide. Come mai Davide fu capace di risparmiare il suo persecutore, Saul, che era nelle sue mani? Quello che fece la differenza fu lo sguardo di Davide su Saul. Lo poteva vedere solo come un persecutore, come un criminale. Invece, Davide ebbe uno sguardo di fede su Saul. Ha visto il dono di Dio sul re Saul, e fu questo sguardo a disarmarlo. Non è questa la porta dell’amore per i nemici? Guardare chi mi ha calpestato, odiato, violentato come uno per il quale Cristo è morto, come un figlio infinitamente amato dal Padre? Ecco lo sguardo che man mano, magari dopo più anni, ci disarma e ci fa artigiani di misericordia e di perdono. A che punto siamo? Come guardiamo gli altri? La somiglianza a Gesù, nuovo Adamo, si vede già nel nostro guardare, nel nostro vivere? Allora, la nostra ricompensa sarà grande, e non solo la nostra, perché saremo stati “mediatori” della salvezza degli altri.