La fede che vince il mondo
La fede che vince il mondo si rivela e si esprime nell’amore (II Lettura). Generato in Cristo mediante il battesimo, il credente è testimone lieto del suo Signore tra i limiti e le incertezze dei giorni. Custodisce gelosamente le parole di Gesù e agisce di conseguenza. La fede è il principio della vita in Cristo, la carità ne è il compimento. Descrive questa realtà il quadro lucano della Chiesa delle origini (I Lettura), dove risalta la fierezza di essere credenti e la bellezza di essere comunità. La fede nel Risorto, testimoniata senza alcun timore e con gioia, è la ragione del proprio esistere e si traduce nella premura vicendevole della fraternità, perché nessuno manchi alla festa. Le mani e il fianco, che Gesù risorto mostra ai discepoli e che fa toccare all’apostolo Tommaso con i suoi dubbi e le sue resistenze, sono il sigillo della misura infinita dell’amore misericordioso di Dio (Vangelo). Nella luce della Pasqua comprendiamo l’alta e intensa confessione di fede dell’apostolo: «Mio Signore e mio Dio!». La rugiada salvifica, che sgorga dalle piaghe del Risorto, lo ha guarito dalla sua incredulità; linfa ristoratrice, che è pace e perdono per chi crede e ama.